Vertigine cervicale
La vertigine cervicale è da alcuni considerata come la causa più comune di sindrome vertiginosa.
Da qualche tempo nei paesi anglosassoni è stato coniato il termine di “dizziness cervicogenica” ovvero una sensazione aspecifica di alterazione dell’equilibrio e dell’orientamento spaziale originata dall’attività anomala delle afferenze cervicali.
I sintomi più frequenti sono:
- Sensazione di galleggiamento: la sensazione di essere continuamente su una “barca in mezzo al mare”.
- Dolore al collo e alle spalle: nei movimenti associata alla sensazione di rigidità e tensione muscolare.
- Stanchezza: viene avvertita una stanchezza diciamo “inspiegabile”.
- Vertigini: la sensazione di rotazione o comunque movimento dell’ambiente esterno rispetto alla visuale della persona.
- Rumori alla mandibola: dolori o rumori durante l’apertura o chiusura della bocca sono spesso segnali della presenza di un disordine temporo-mandibolare che contribuisce alla sintomatologia.
- Tachicardia: aumento della frequenza del battito cardiaco dovuto sia allo stress per la situazione ma anche, più raramente, ad un’interferenza sulle diramazioni dell’arteria vertebrale.
- Mal di testa: essendo interessata la porzione superiore del rachide cervicale, non è infrequente che ci possano essere ripercussioni sul nucleo cervicale del nervo trigemino con conseguente cefalea.
- Nausea: sempre associata alle vertigini, dovuta al coinvolgimento del nervo vago.
- Difficoltà nella deambulazione: è difficile mantenere una linea retta nel cammino a causa degli sbandamenti.
- Difficoltà a dormire.
- Disturbi ansiosi e psicologici: se la sintomatologia perdura, può subentrare uno stato d’animo ansioso a causa di una sorta di allarme a livello inconscio, con ansia anticipatoria, depressione e alterato tono dell’umore.
La terapia Audiopsicofonologica classica viene integrata con dispositivi periferici coerenti con la stimolazione cerebrale ottenuta grazie all’orecchio elettronico. In questo modo le aree centrali di controllo della postura e del movimento possono “guardare con occhi nuovi” l’assetto di muscoli, tendini e fasce, alla ricerca di un nuovo equilibrio scevro dei condizionamenti precedenti. I muscoli vengono rilassati dai dispositivi periferici, mentre viene spenta la sensazione di allerta e favorita una nuova regolazione della postura. Non dimentichiamo mai che postura, equilibrio e movimento sono funzioni che si apprendono, perciò si può lavorare efficacemente nel loro miglioramento, semplicemente modificando abitudini consolidate.