ADD e iperattività Approfondimento
La prima considerazione da fare è che questi problemi non hanno nulla a che fare con le capacità intellettuali. I bambini sottoposti ad un test audiometrico, mostrano un udito perfetto o comunque soddisfacente. Ma non è la loro capacità uditiva che è oggetto delle nostre attenzioni, bensì la loro capacità di ascolto.
Il presupposto da cui parte l’Audiopsicofonologia è che la persona iperattiva sia incapace di focalizzare, analizzare e dirigere il suo ascolto e quando si trova di fronte a vari suoni, non li distingue.
Con la terapia d’ascolto possono essere raggiunti risultati entusiasmanti per i bambini con ADD/ADHD:
- Il primo cambiamento che si nota è una marcata riduzione del livello di attività (nel caso dei bambini iperattivi) mentre i bambini indolenti diverranno maggiormente energici.
- Pochè viene ri-allenata la capacità di discriminazione uditiva, migliorano la memoria e la concentrazione cosicchè l’apprendimento può essere raggiunto con maggiore soddisfazione e meno fatica.
- I problemi di sonno e di appetito si risolvono poichè tutto il sistema diviene più calmo e meno imprevedibile.
- Le difficoltà di comportamento, come l’impulsività, l’aggressività si attenuano ad un livello gestibile.
- Il bambino diventa in grado di prestare attenzione in classe, comprendere e seguire le istruzioni e ad essere motivato a comunicare e imparare.
L’orecchio ha una parte acustica (che consente la messa a fuoco dei suoni) di competenza della coclea ed una parte di analisi del movimento (che consente l’inquadratura dell’oggetto di attenzione) di competenza vestibolare. Per fare una fotografia che consenta di dare facilmente un significato all’immagine è necessario centrare nell’inquadratura ciò che si vuole fotografare e metterlo a fuoco. Per i bambini e gli adolescenti considerati iperattivi e/o con deficit di attenzione è come se nel fare le operazioni di inquadratura e messa a fuoco si trovassero su una barca mentre il mare è mosso!
Perciò, avendo un ascolto distorto, debbono compiere un lavoro estremamente faticoso per poter comprendere. Si stancano facilmente e sono in grado di ascoltare soltanto per brevi momenti. Tendono a perdere motivazione poiché indipendentemente da quanto ci provino, non riescono e si scoraggiano sempre più. Come ulteriore carico, va considerato che soffrono il fatto di deludere i loro genitori. Così non trovano altra soluzione che mettere in atto comportamenti aggressivi, di menefreghismo o strategie di evitamento, in risposta ad una frustrazione con cui sono costretti a confrontarsi quotidianamente.
I suoni “ascoltati” dall’orecchio sono la principale fonte di energia per il cervello, ricaricano di “energia di lavoro” la corteccia cerebrale come fossero la dinamo della bicicletta. I bambini che soffrono di ADD o ADHD sentono i suoni come fossero un unico blocco di rumore e, così bombardati dai suoni, possono diventarne ipersensibili o “chiusi”. Questa chiusura li priva dell’energia necessaria per stare svegli. L’unica altra fonte di “energia di lavoro” che possono reclutare è quella che proviene dalla parte vestibolare dell’orecchio, ovvero dal movimento.
In classe il bambino sarà incapace di focalizzarsi su ciò che l’insegnante sta dicendo, ma in una relazione uno a uno riuscirà a concentrarsi molto meglio. Per questo motivo quando questi allievi si trovano in classi piccole, sono in grado di concentrarsi meglio e migliorare scolasticamente, ma devono comunque sempre lavorare più sodo rispetto ai compagni.
La terapia d’ascolto allena i muscoli dell’orecchio medio attraverso un’attrezzatura chiamata Orecchio Elettronico, forzandoli a operare in modo corretto. Ciò è ottenuto attraverso l’ascolto di musica di Mozart e canti gregoriani che, modificati attraverso l’Orecchio Elettronico, producono la contrazione dei muscoli dell’orecchio medio per percepire le frequenze più acute e il loro rilassamento quando percepiscono i suoni gravi. Questi muscoli vengono in questo modo “allenati”. Ciò permette all’orecchio, e al cervello, di riuscire nuovamente a sintonizzarsi su specifici suoni e di relegare a sottofondo acustico gli altri suoni distraenti. L’orecchio diviene di nuovo disponibile per l’ascolto.
La terapia Audiopsicofonologica lavora anche a livello dei blocchi emotivi che possono impedire l’ascolto. I bambini iperattivi spesso dimostrano una maturazione emotiva paragonabile a quella di bambini più piccoli. La loro età emotiva è frequentemente riconducibile a quella alla quale è possibile identificare nella loro storia un trauma emotivo. Ad ogni stimolo emotivamente rilevante, vengono riportati costantemente alla sofferenza iniziale. Mettono perciò in atto comportamenti inconsci di difesa che li ostacolano nell’ascolto di se stessi e degli altri rendendo loro più difficoltoso vivere una vita serena e piena. La differenza basilare nell’abilità di ascolto, può essere esemplificata nella situazione di una persona che si reca ad una conferenza: se è rilassata e felice, è in grado di ascoltare attentamente e assorbire con soddisfazione ciò che viene detto. Tuttavia, se la stessa persona ha avuto un brutto litigio prima di recarsi alla conferenza, sarà emotivamente sconvolta e troverà impossibile soffermarsi sulle parole dell’oratore a causa del suo conflitto interiore. Questa è la situazione in cui si trovano normalmente i bambini che soffrono di ADD o ADHD.
I cicli di terapia secondo l’Audiopsicofonologia aprono l’orecchio all’ascolto e lo riportano alla situazione iniziale, quando la capacità di ascolto si è formata nel ventre della propria madre, ossia prima di qualunque distorsione. In questo modo i suoni possono diventare di nuovo fonte di stimolazione corticale e di informazioni. L’attenzione non sarà più sfuggente e precaria e l’ipercinesia troverà finalmente quiete.
I sorrisi dei bambini di nuovo in grado di ascoltare, di non faticare così tanto a scuola sono la dimostrazione più gratificante della correttezza delle intuizioni del dr. Tomatis.
In pratica, la terapia d’ascolto prevede l’ascolto in cuffia di musica modificata attraverso l’orecchio elettronico, in grado di re-integrare le frequenze acute nell’ascolto e stimolare l’intero sistema uditivo.
In questo modo viene riabilitato il funzionamento dell’orecchio e riorganizzata la trasmissione uditiva al cervello. Si ottiene anche un aumento della velocità di elaborazione e della capacità di giudizio integrando la corteccia pre-frontale con gli altri centri cerebrali.
Stimolando il lobo frontale, può essere ristabilita la capacità del bambino di pensare velocemente e controllarsi prima di agire e ripristinata la capacità di ascolto o il processo di ricezione uditiva, così che il bambino possa imparare a concentrarsi sui suoni desiderati e a condurre i suoni direttamente al centro del linguaggio a livello dell’emisfero cerebrale sinistro. Quest’ultimo processo riduce lo stress e la tensione nell’intero sistema nervoso e il bambino diviene in grado di occuparsi dello stimolo prescelto invece di venire costantemente distratto da ogni suono che lo circonda. La terapia, inoltre, allena l’orecchio destro a divenire dominante. La ricerca scientifica mostra che le persone che mostrano un ascolto dominante a destra sono meno suscettibili all’ansia, alla tensione, alla frustrazione e ad avere un comportamento aggressivo.